Sono molto felice di farvi leggere questa breve intervista ad un fotografo ancora sconosciuto al grande pubblico ma di grandissimo talento e che, nonostante la giovane età, si candida ad essere un punto di riferimento per chi ama la ritrattistica nel mondo della fotografia.
Stiamo parlando di Cristian Sartori, ventiseienne nativo della provincia di Piacenza che sebbene sia entrato nel mondo della fotografia da poco tempo, ha già nel suo paniere diversi riconoscimenti per i suoi lavori, sia a livello nazionale che internazionale. Il suo mondo è la fotografia di ritratto, ha un’occhio delicatissimo e una mano decisa, oltre ad essere molto bravo nella post produzione.
1) Cristian, quando nasce la tua passione per la fotografia e come hai iniziato?
La mia passione dalla fotografia nasce all’incirca nel 2010 dopo avere intrapreso un corso di grafica a scuola dove ho imparato un po’ ad effettuare ritocchi alle immagini. Inizialmente post producevo solo le foto degli altri finchè nel 2012 ho preso la mia prima compatta con cui facevo principalmente paesaggi. Nel 2015 poi ho inizio a studiare seriamente la fotografia di ritratto e nel 2016 sono passato al mondo delle reflex.
2) Quali sono state le tappe per diventare un fotografo così bravo?
Non mi ritengo bravo, ma un buon fotografo tutto qui. Ad ogni modo posso dire che la base teorica serve sempre ma la prova sul campo è la cosa migliore. Anche vedere al lavoro i grandi fotografi aiuta a superare i propri limiti
3) Hai mai ottenuto riconoscimenti o pubblicazioni? Se si quale ricordi con più piacere?
Si, ho vinto vari contest nazionali e internazionali sul ritratto, quelli che ricordo con più piacere sono il Nikon talents 2017 dove tra migliaia di partecipanti sono arrivato nei finalisti, un contest sul ritratto ambientato organizzato da Fotomania e una vittoria su un contest organizzato da Gurushots. Le pubblicazioni a cui tengo di più sono quelle su Vogue e NPhotography.
Appunto personale: le mie foto preferite non hanno quasi mai vinto nulla, questo per dire che è tutto soggettivo
4) Nei tuoi scatti incide più l’occhio o la tecnica?
Solitamente occhio e tecnica sono amici, nel senso che, chi ha buon occhio solitamente ha buona tecnica Comunque saper cogliere l’attimo fuggente è molto importante e non è da tutti.
5) Il tuo genere è il ritratto….dicci cosa rende così speciale i tuoi scatti.
Grazie per lo “speciale”…da parte mia posso dire che avere un collegamento con la modella è importante, poi per certi scatti la luce è fondamentale, io scatto quasi sempre al mattino presto o al pomeriggio tardi. Ultima cosa ma non meno importante è sapere improvvisare, a volte un imprevisto può capitare, allora bisogna essere pronti a inventarsi qualcosa.
6) Digitale o analogico? Foto Naturali o post prodotte? Tu da che parte stai?
Mi piace l’analogico ma il 99% delle volte scatto in digitale appunto per poter post produrre i miei scatti. Penso che al giorno d’oggi sia diventata fondamentale (la post produzione).
Comunque lo scatto deve essere già ottimo di partenza, non bisogna credere che con la post si possa aggiustare tutto.
7) Se dovessi dare un consiglio ad un fotografo che inizia a scattare, cosa gli diresti?
Di concentrarsi sul genere che gli piace…studiare, sperimentare, fare corsi, partecipare a workshop, andare a mostre e…scattare tanto! Se non si ha ancora un genere preferito allora provare a scattare un po’ di tutto e vedere poi quali scatti piacciono di più.
Quello che conta di più è metterci tanta passione e tanta voglia di imparare
8) Progetti in cantiere?
Allora..sto organizzando un workshop per Aprile a tema primaverile sul ritratto e poi ne organizzerò uno in estate.
Progetti personali ne ho molti, alcuni li farò in questi mesi, altri nel tempo. A volte ci metto tanto tempo per chiudere un progetto perchè voglio farlo nel migliore dei modi. Comunque seguite sempre le mie pagine social per rimanere aggiornati sul tutto (Instagram e Facebook)