World Press Photo 2019: ecco i finalisti

 

Sono in tutto 43 i fotografi selezionati per partecipale alla finale del World Press Photo 2019, il prestigioso concorso internazionale di fotografia giornalistica che si concluderà con le premiazioni nel mese di Aprile, più precisamente il giorno 11.

All’edizione 2019 del World Press Photo hanno partecipato ben 4.738 fotografi suddivisi in 129 Paesi di tutto il globo, mentre i 43 finalisti provengono da 25 nazioni (Australia, Belgio, Brasile, Canada, Repubblica Ceca, Egitto, Francia, Germania, Ungheria, Iran, Italia, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Filippine, Portogallo, Russia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Siria, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti e Venezuela). Da sottolineare che sui 43 finalisti, 14 sono donne.

Tra le novità di questa edizione, la sessantaduesima della storia, c’è introduzione di un nuovo importante premio, il World Press Photo Story of the Year, destinato al fotografo che con la sua bravura ha realizzato uno “storytelling” che rappresenti un evento o un problema di rilevanza mondiale nel 2018.

Ecco le candidature divise per categoria (chi volesse vedere le foto può visitare il sito ufficiale del World Press Photo 2019

I sei candidati per il World Press Photo of the Year

Mohammed Badra (Syria) con ‘Victims of an Alleged’; ‘Almajiri Boy’ di Marco Gualazzini (Italy); Catalina Martin-Chico (France/Spain) con ‘Being Pregnant After‘; Chris McGrath (Australia) con ‘The Disappearance of Jamal Khashoggi‘; ‘Crying Girl on the Border‘ di John Moore (United States) e ‘Akashinga – the Brave Ones’ di Brent Stirton (South Africa).

Candidati per il World Press Photo Story of the Year

Marco Gualazzini (Italia), con ‘The Lake Chad Crisis‘; Pieter Ten Hoopen (Paesi Bassi / Svezia) con ‘The Migrant Caravan‘ e Lorenzo Tugnoli (Italia) con ‘Yemen Crisis‘.

Contemporay Issues – Singles

(Si tratta di fotografie singole che documentano un momento sociale, culturale o politico particolarmente importante, capace di colpire la gente o la società).

Sono stati scelti i lavori di Enayat Asadi, Iran, ‘Afghan Refugees Waiting to Cross the Iranian Border‘; Mary F. Calvert, United States, ‘Male Rape’ e ‘The Cubanitas‘ di Diana Markosian, Russia/United States, Magnum Photos.

Contemporay Issues – Stories

(Qui vengono premiate le storie, raccontate con la fotografia, che documentano un momento sociale, culturale o politico particolarmente importante, capace di colpire la gente o la società).

Sono stati scelti i lavori di Olivia Harris, United Kingdom, ‘Blessed Be the Fruit: Ireland’s Struggle to Overturn Anti-Abortion Laws‘; Catalina Martin-Chico, France/Spain, ‘Colombia, (Re)Birth‘ e ‘Faces of an Epidemic‘ di Philip Montgomery, United States, for The New Yorker.

Environment Singles

(Qui vengono premiate fotografie singole che documentano le conseguenze, positive o negative, dell’impatto umano sull’ambiente).

Sono state nomitate le fotografie di Mário Cruz, Portugal, ‘Living Among What’s Left Behind‘; Wally Skalij, United States, Los Angeles Times ‘Evacuated‘ e Brent Stirton, South Africa, Getty Images, ‘Akashinga – the Brave Ones‘.

Environment Stories

(Qui vengono premiate le storie che documentano le conseguenze, positive o negative, dell’impatto umano sull’ambiente).

Tra i nominati Nadia Shira Cohen, United States, con ‘God’s Honey’; Marco Gualazzini, Italy, Contrasto, con ‘The Lake Chad Crisis’ e Thomas P. Peschak, Germany/South Africa, National Geographic, con ‘Ghosts of Guano Islands‘.

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