E’ possibile che un oggetto inanimato prenda vita? La risposta non è così scontata come sembra poiché un particolare genere fotografico, denominato “still life“, rende possibile ciò che sembra impossibile. La tecnica, apparentemente semplice in realtà è molto complicata da realizzare, come viene specificato nella pagina del “Il Fotografo“. Infatti richiede una buona conoscenza del tempo di impostazione dell’inquadratura, in quanto, si basa su una serie di passaggi da calcolare prima dello scatto.
Gli elementi che devono essere messi in risalto sono le qualità dell’oggetto fotografato le quali sono messe in evidenza mediante un’immagine descrittiva che racconti una forma dell’oggetto ripreso, oppure artistica che possa conferirgli un significato simbolico.
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L’aspetto predominante da prendere in considerazione come ausilio perfetto è rappresentato, senza dubbio, dall’illuminazione. Quest’ultima dà vita agli oggetti attraverso l’impiego della luce diffusa che pone l ‘attenzione su un ottimo utilizzo dei corpi illuminati, e dei loro accessori, tralasciando le ombre. E’ necessario che il prodotto venga fotografato nel modo più corretto possibile, in modo da esaltare ogni dettaglio.
Lo still life viene adoperato principalmente all’interno di studi fotografici attrezzati per l’applicazione di tale tecnica, dove si predilige l’utilizzo di luci flash, dotate di una grande capacità illuminante. Altri strumenti molto utilizzati sono i modificatori di luce che, in questo caso, vengono sostituiti da attrezzature più particolari come hard box, illuminatori a fibre ottiche e kit di bandiere di piccole dimensioni. Lo “still life” si adatta benissimo ai prodotti destinati alla vendita online, inseriti nei cataloghi, i quali devono essere dotati di una grande definizione, applicata nei colori e nei materiali.
L’obiettivo dunque è attirare il cliente per convincerlo nell’acquisto da effettuare. Lo “still life” come una medicina che dona la vita, luce e colore ad immagini spente le quali potranno essere guardate in un’ottica differente.